domenica 6 novembre 2011

A U G U S T O


Lavoro in una libreria a Torino, tutte le mattine mi potete trovare lì, incastrata tra una pila sbilenca di Einaudi impolverati e lo scaffale traballante che sto riempiendo. La libreria si chiama Pianeta Fantasia, è una remainder, è talmente piena che i clienti entrano e si confondono, alcuni scappano, altri non riesci a mandarli più via. E' piena dentro e fuori: sulla strada infatti, sono appese delle grandi bacheche piene di volumi colorati e bigliettini che comunicano gli sconti sul prezzo di copertina, i poster in bianco e nero di alcuni vecchi attori italiani e qualche ricettario fatto a mano.
L'ingresso di tutti è annunciato dal tintinnare allegro dei campanelli che pendono sopra la pesante porta di vetro.
Ho redatto una classifica dei "clienti preferiti", quelli che varcano la soglia e mi cambiano la giornata, ed ogni volta che la porta si apre con il suo metallico fragore, spero che sia uno di loro.
Nel corso di quest'anno la classifica è cambiata parecchio, ma il primo posto è sempre stato riservato a Occhio di Sole, il cui vero nome è Augusto.
Augusto ha la barba lunga e grigia, è magro e gentile. Si veste sempre in maniera molto elegante, ma tutti i completi che indossa gli stanno appesi alle spalle ossute e cadono in giù pesanti, dando l'idea di essere almeno una taglia più grandi di quella che dovrebbe indossare. Gli abiti sono sempre di colori molto sobri, abbinati a gilet completamente colorati e appariscenti.
La prima volta che mi ha vista mi ha detto che ero "bella come in paradiso", ed è uscito dalla libreria raccogliendo da terra tutti i suoi sacchetti e portandosi via un libro per ragazzi che parlava di pianeti.
La seconda volta era quasi Natale, aveva con sè una borsa piena di palline rosse per addobbare l'albero. Me l'ha mostrata, orgoglioso, e mi ha chiesto "Signorina, indovini cosa ho comprato!". Inutile dire che la mia risposta era sbagliata. "No, no! Sono pianeti!" Ha sorriso "A casa mia il soffitto è diventato un planetario, ogni stella una pallina colorata di vetro, così mi ricordo sempre dove mi trovo!".
Un altro giorno mi ha raccontato che gli piace viaggiare, che lui non è di questo mondo e che i libri li compra per spostarsi con la mente in altre dimensioni.
E fino a qui ero già completamente affascinata. A questo si è aggiunta una sua incredibile attenzione verso quello che compra. Non ha il frigorifero, ogni giorno acquista quello che mangerà a colazione, pranzo e cena da alcuni contadini di cui conosce le fattorie, ogni giorno ha il suo banco, ogni giorno in un mercato diverso di Torino. Per questo è sempre pieno di sacchetti!
E' un artista. Disegna forme geometriche scrivendo frasi completamente sgrammaticate, e lo sa. Dice che è uno scherzo che gli piace fare a chi guarda i suoi lavori. Il suo nome d'arte è Occhio di Sole, e non crea a scopo di lucro, ma presta i suoi disegni alle persone perchè li fotocopino e se li appendano in casa. Lo so perchè mi ha lasciato il suo quaderno per due settimane.
Dice di aver esposto in Giappone ed in altri lontani posti del mondo.
Dice di aver attraversato la strada in bicicletta senza rendersene conto, e che è stata una cosa molto pericolosa, ma che in quel momento era in un altro spazio temporale.
Sorride sempre.
E' sempre gentile.
E' sempre felice.
Sembra completamente pazzo.
E nonostante tutto, sono convinta che non lo sia. E' solo che gli piace divertirsi lasciandoti pensare quello che ti va.

1 commento:

silvia ha detto...

ooooohhhhh Augusto!!! :)